In Alto Adige le superfici edificabili sono molto ridotte e spesso minacciate da alluvioni, frane e valanghe. La pianificazione territoriale e l'attività edilizia devono quindi procedere nel rispetto dei fenomeni naturali, così da contribuire alla riduzione del rischio idrogeologico.

Sulla base di questo principio la Provincia di Bolzano ha previsto nel 2007 che i Comuni elaborino dei Piani delle Zone di Pericolo (PZP). Questo strumento di pianificazione individua le aree soggette ai pericoli idrogeologici (frane, alluvioni, colate detritiche e valanghe), che incombono su insediamenti e infrastrutture, individuandone l'entità e l’estensione geografica.

Il PZP è obbligatorio e prevale sugli strumenti urbanistici comunali, che devono pertanto rispettarne le prescrizioni. Alle zone di pericolo si applicano infatti le norme di uso del suolo contenute in un apposito Regolamento di esecuzione.

Il PZP è inoltre un fondamentale strumento per la programmazione degli interventi di sistemazione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo della consapevolezza dei cittadini rispetto ai pericoli naturali.